PROGETTO
ASSISTENZA AL DAARA DI MALIKA ASSOCIAZIONE AISSEF
(ASSOCIATION
ITALO SENEGALESE DI SOSTEGNO ALL’EDUCAZIONE E ALLA FAMIGLIA)
AISSEF
E’ una
Associazione non a scopo di lucro, di utilità sociale e che intende attivarsi
nel settore della beneficienza e della prestazione di aiuto a scopo di
solidarietà sociale.
L’associazione, ai sensi dell’Articolo
II dello statuto di costituzione intende:
-
Contribuire
alla lotta contro le violenze sulle donne, al sostegno alimentare,
sanitario nonché al percorso di
istruzione scolastico di bambini a rischio sociale, sanitario e alimentare;
-
contribuire
al sostegno alimentare e sanitario di famiglie più bisognose e prive di mezzi
per consentire il sostentamento e la cura della famiglia.
PROGETTO DI ASSISTENZA AL DAARA DI MALIKA
(“Daara” significa casa).
Il Daara di Malika, al nord-est di Dakar in una zona a basso reddito è stato messo a disposizione dallo Stato senegalese negli anni 70 a un gruppo di donne senegalesi colpite dal fenomeno allarmante dei bambini di strada obbligati alla mendicità forzata nelle strade per sopravvivere.
Il Daara di Malika, al nord-est di Dakar in una zona a basso reddito è stato messo a disposizione dallo Stato senegalese negli anni 70 a un gruppo di donne senegalesi colpite dal fenomeno allarmante dei bambini di strada obbligati alla mendicità forzata nelle strade per sopravvivere.
Questi bambini chiamati “Talibé” (per
definizione dall’arabo “allievi di una
scuola coranica”) sono stati all’origine affidati dalle famiglie all’insegnante
“marabout” per una educazione religiosa considerata un dovere fondamentale. In
seguito, in molti casi la decisione della famiglia di affidarli al marabout
derivava dall’impossibilità di assicurare il sostentamento dei bambini.
In
origine l’elemosina aveva un valore pedagogico, perché utile ad imparare la
virtù dell’umiltà, ma con il passare
degli anni i privilegi garantiti al marabout hanno favorito il nascere di un
mercato di sfruttamento minorile, composto da figure che poco hanno a che fare
con il reale insegnamento dei precetti religiosi, trattandosi di centinaia di
migliaia di minori senza
legami familiari che mendicano per le strade del Paese, esponendosi a
ogni forma di violenza sulla strada e vivendo nella grande miseria morale e affettiva.
Molti dei bambini giungono anche da paesi limitrofi
come Gambia, Mali e Guinea.
Ad
oggi, nella società civile, sono molte le voci
che si alzano in favore del provvedimento contro il fenomeno dei bambini
di strada e molte sono le associazioni senegalesi che si occupano della protezione dei minori
di strada e dei talibé.
Quale è il cammino dell’Associazione
AISSEF?
Prendersi delle responsabilità e
camminare verso un obiettivo che possa assicurare ai talibé, ai bambini ed in particolare alla famiglia i
diritti che ogni essere umano dovrebbe
avere.
L’Associazione AISSEF vuole contribuire a fare in modo che non vi siano piu’ bambine e bambini costretti a mendicare in strada in Senegal, come in Italia e in altri paesi del mondo, assicurando loro una integrazione sociale tramite un inserimento nei sistemi educativi grazie ad insegnamenti scolastici di base ed alla formazione qualificata.
All’inaugurazione nel 1980 il Daara ospitava solo 17 bambini. Ad oggi, la scuola accoglie circa 300 bambini da 5 a 19 anni (maschi e femmine) nei corsi di alfabetizzazione, di educazione scolastica e di formazione professionale, di cui 68 maschi vivono nel convitto del Daara.
L’Associazione AISSEF vuole contribuire a fare in modo che non vi siano piu’ bambine e bambini costretti a mendicare in strada in Senegal, come in Italia e in altri paesi del mondo, assicurando loro una integrazione sociale tramite un inserimento nei sistemi educativi grazie ad insegnamenti scolastici di base ed alla formazione qualificata.
All’inaugurazione nel 1980 il Daara ospitava solo 17 bambini. Ad oggi, la scuola accoglie circa 300 bambini da 5 a 19 anni (maschi e femmine) nei corsi di alfabetizzazione, di educazione scolastica e di formazione professionale, di cui 68 maschi vivono nel convitto del Daara.
Chiuso nel 2004 per mancanza di risorse, il Daara è stato riaperto nel 2005 e accoglie oltre
i bambini di strada, bambini del quartiere che vivono in situazioni precarie.
.
IL CENTRO
DI SALUTE DI MALIKA
Per assicurare la sopravvivenza dei bambini, il Daara
si e’ arrichito di un Centro di salute che serve ai bambini del Daara nonché alla comunità di Malika.
Il centro di salute che comprende una sala visite, una sala day hospital,
una sala pronto soccorso, una farmacia e una sala d’attesa, non riesce piu’ a
contenere il numero dei pazienti sempre piu’ crescente e costituisce il
principale sostegno economico, con la vendita di ticket per le consultazioni ambulatoriali
a CFA 200 (pari a 30 centesimi) e di farmaci a un prezzo simbolico; in questo
modo si cerca anche di assicurare il minimo funzionamento nonché la
sopravvivenza del Daara.
Il personale volontario del centro di salute (un Capo infermiere, un
assistente infermiere, un gestore della
farmacia, che lavorano più di 12 ore al giorno per assicurare un “rispettabile”
sistema sanitario alla popolazione in un paese dove più della meta della
popolazione vive al di sotto della soglia di povertà (cio’ vuol dire con meno di un dollaro al
giorno) , sostiene le visite mediche 6
giorni/7 per un totale di minimo 2.000 visite al mese, con una forte crescita
durante il periodo estivo, periodo delle piogge, dovuto alla proliferazione
della malaria.
L’Associazione AISSEF, oltre alle donazioni di farmaci, di materiale
didattico e di vestiti, ha organizzato, nel periodo luglio/agosto u.s. con
l’aiuto del medico volontario Dr.ssa
Cinzia Panico, delle visite mediche
per 15 gg e una donazione di farmaci, cogliendo nell’occasione la
richiesta del personale medico nonché della Direttrice del Daara
all’allargamento del centro di salute con reparti specialistici sempre più
necessari di cui una maternità ed un centro pediatrico. Il Daara è anche
distante dalle strutture sanitarie statali.
Confidiamo nell’aiuto di Sostenitori, per costruire
un ponte di solidarietà internazionale e multiculturale e dare vita alla
civilizzazione della mondializzazione umanizzata dove ognuno porta e prende
qualcosa (la famosa Tavola del Dare e del Ricevere) tanta apprezzata dal
Poeta/Presidente, L.S. Senghor, primo Padrino del Daara nel 1980.
Sviluppare nuove solidarietà Nord/Sud, relazioni di
fraternità tra persone di origine, di culture e di confessioni diversi e
contribuire di conseguenza a una
migliore conoscenza/accettazione dell’altro. Dare il proprio sostegno al vivere
insieme in pace e alla cultura della pace.
Come viene
utilizzato il vostro contributo?
Essenzialmente allo sviluppo del Centro di accoglienza :
-
Sostentamento ed igiene dei bambini, alimenti, assistenza sanitaria e
abbigliamento;
-
Acquisto di materiale didattico;
-
Contributo al personale del centro, nonché agli insegnanti per la formazione
a mestieri qualificati (falegnameria, sartoria, ceramica, disegni ..);
-
Manutenzione e ristrutturazione dei locali della scuola, ma principalmente
allargamento del Centro di salute, nonchè costruzione della maternità e della
sala d’attesa pazienti;
-
Costruzione di altri locali per i nuovi bisogni :
-
Manutenzione e ristrutturazione dei locali esistenti vecchi di ¼ di secolo;
-
Centro comunitario di formazione di mestieri;
-
Aula multimediale del convitto ( sala alfabetizzazione, sala televisione,
centro informatico) ;
-
Centro accoglienza di volontari internazionali.
*Una pubblicazione annua sulla vita del Daara nonche’ la rendicontazione delle realizzazioni verranno inviate a tutti sostenitori.
*Una pubblicazione annua sulla vita del Daara nonche’ la rendicontazione delle realizzazioni verranno inviate a tutti sostenitori.
SALVIAMO MALIKA
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